Da ormai quasi vent anni lavoro come “messaggera” del mondo spirituale, offrendo sedute individuali e seminari. Questo lavoro arricchisce molto la mia quotidianità e sono molto grata per tutti gli incontri avvenuti negli ultimi anni. Ho potuto immergermi in mondi indescrivibili e, a volte, avrei voluto poter stampare con il computer tutte le immagini che ho visto. Ho attraversato costanti processi di crescita e di cambiamento, non sempre facili, come, d’altra parte, ogni altra persona. Sono profondamente consapevole del fatto che viviamo sul pianeta terra per imparare e per fare esperienze. Questa consapevolezza mi permette di accogliere, finalmente con serenità, i compiti evolutivi che ho scelto. Sono diventata molto più coraggiosa e ho acquisito una grande capacità di superamento degli ostacoli. Ciò ha fatto crescere in me una grande forza interiore, sono diventata più autentica e sento sempre più il bisogno di esprimere la mia verità. E’ meraviglioso poter essere completamente me stessa, in ogni momento, in qualsiasi modo, a volte arrabbiata, a volte timida, a volte chiara e sincera e, ormai sempre più raramente, dolce e carina.
Non mi piacciono molto gli ambienti spirituali ed esoterici in cui tutti sono sempre felici e pieni d’amore, perché ciò non corrisponde alla mia verità e a com’è fatta la vita. Infondo, siamo tutti esseri spirituali venuti sulla terra per fare esperienze come esseri umani, ciò vuol dire accettare tutte le esperienze senza giudizio di valore.
Vorrei comprendere e accompagnare le persone nel migliore dei modi e, a volte, quando lo ritengo necessario, sono anche severa. Ciò si manifesta soprattutto nel momento in cui sono maestra, anche perché talvolta non se ne può fare a meno, se si vuole fare chiarezza.
Il mio compito come canale è sicuramente quello di garantire la chiarezza che, per questo motivo, è cresciuta sempre più dentro di me. Ciò si è manifestato in modo molto evidente attraverso la connessione con Atlantide quando “il bianco angelo della luce proveniente dalle dimensioni di Uranio” è entrato in contatto con me. Quest’ultimo è la guida del raggio cristallino della chiarezza e della verità ed è ormai lui che parla alle persone nella maggior parte delle mie sedute di channeling. Comunico anche con molte altre entità e, durante i clearings, mi fanno visita entità stellari sempre nuove che trasmettono le energie attraverso di me. Ho inoltre iniziato un mio percorso sciamanico che spesso mi porta in profondità sconfinate. Ho dovuto, o meglio ho potuto morire, per poi rinascere. Questa strada mi porta continuamente ad affrontare situazioni in cui devo prendere decisioni chiare, in modo da diventare pienamente consapevole della mia forza creativa.
Sedna, il mio nome spirituale
Io sono Sedna,
la regina dei serpenti
che porta la femminilità sulla terra,
che riempie la vita di femminilità e che
guarisce la femminilità.
Sono colei che è nata per essere femminile,
per essere completa,
per essere ciò che sono.
Ed io sono il serpente.
Sedna è la madre che inizia le sue figlie ai misteri della vita e dei passaggi. Le accompagna fino alla soglia e poi le lascia andare, perché ha fiducia nella vita e perché è iniziata ai segreti della vita. Sedna accompagna le donne nella loro natura ancestrale, nelle bellezza autentica e nuda. Conosce i segreti della danza e del canto, perché ha da sempre danzato e ballato per le donne.
La nascita del mio nome
Il mio nome spirituale è emerso durante un meraviglioso rituale sciamanico molto intenso e profondo. In questo rituale ho potuto bruciare con il fuoco ciò che era vecchio e, nel contempo, il fuoco a creato cose nuove, cuocendo e amalgamando nel paiolo appeso sopra le fiamme. È stato come morire e rinascere al tempo stesso, come i cicli di Madre Terra. Sono stata condotta nel mio paradiso, dove ho potuto percepire il mio nome, vederlo e comprenderlo. Il mio paradiso è uno spazio infinito pieno di colori sgargianti in cui è presente la sensazione che tutto è costantemente disponibile e in cui questo tutto percorre il mio corpo attraverso i colori variopinti.
Nel mio paradiso ci sono boschi e caprioli, lo spazio è colmo di sorrisi e di tanta gioia. Ho raggiunto la consapevolezza che questo paradiso è in terra ora e rende tutto possibile. Questo paradiso è ovunque, tutto il mondo è un paradiso perché questa sensazione è dentro di me.
Colgo l’occasione per esprimere immensa gratitudine nei confronti della grande sciamana che mi ha accompagnata, in modo straordinario, in questo rituale.
Sedna è un’entità femminile dalla bella forma. La sua forma è come una brocca che può accogliere tutto e nello stesso tempo può essere vuota. Lei è la leggerezza in movimento, si muove sinuosamente come un serpente ed è eretta nella sua grandezza. La vibrazione di questo nome ha frequenze così alte che non si riesce quasi a esprimerlo a parole. Le mie cellule danzano, sono come piccole piastrine di vetro che si trasformano e si ingrandiscono, creando la vibrazione del mio nome. È un ampliamento, un’estensione di tutto il mio essere. Da allora danzo tutte le mie intenzioni e i miei desideri. Amo danzare, voglio e devo danzare.
La Dea Sedna
Dea dei mari, sovrana di tutti gli animali marini, madre delle tempeste.
Gli Inuit, la popolazione indigena dell’Alaska, conoscono Sedna come la grande vecchia signora dei mari, la regina delle profondità e delle tempeste, la madre di tutte le creature del mare. È la sovrana della vita e della morte, è creatrice ma anche crudele vendicatrice.
Sedna è stata una bella donna che non si è mai accontentata di uno dei tanti pretendenti che hanno chiesto la sua mano. Quando un gabbiano le fece la corte e le promise una tavola imbandita e tanti servitori, lei seguì l’uomo-uccello per vivere con lui. Ma, invece di trovare la ricchezza promessa, dovette vivere nello sporco e nella miseria. Quando suo padre andò a trovarla, lo supplicò di riportarla a casa per mare. Quando gli uomini-uccelli la inseguirono nel suo viaggio di ritorno, il padre cercò di salvarsi la vita buttando Sedna in mare. Lei cercò di tornare a bordo arrampicandosi sulla barca, ma il padre le tagliò le dita. Le dita tagliate di Sedna si trasformarono in pesci e mammiferi marini.
Il significato della storia
Il potere delle dee e delle donne ferite
Chi vuole arrivare a Sedna deve superare difficili prove. Chiunque voglia entrare in contatto con lei deve essere estremamente coraggioso e audace. Sedna incarna le donne che sono state deluse, tradite, sacrificate e ferite dagli amanti, dai padri e dagli uomini. Donne ferite nei loro sentimenti profondi (nella profondità dell’oceano) e senza possibilità di agire (con le dita mozzate).
Eppure sono donne forti e potenti che decidono sulla vita e la morte, che stabiliscono le regole, che trasformano umiliazioni e offese, che scelgono chi può avvicinarsi e chi no.
Il Pianeta Sedna
Sedna è il pianeta che custodisce, al suo interno, i codici ascendenti del DNA dell’Era dell’Acquario. La sua energia torna rinnovata sulla terra come un ritorno dell’antico sapere ed è collegata al fuoco della madre divina.
Sedna è stato scoperto il 14.11.2003 alle 6 e 32 GMT nell’osservatorio di Palomar in California, Stati Uniti, cinque giorni dopo l’eclissi totale di luna e nove giorni prima dell’eclissi totale di sole.
Ogni volta che viene scoperto un pianeta nuovo, i suoi contenuti vengono sospinti affinché possano passare dall’inconscio collettivo alla nostra consapevolezza. Tutti i temi riguardanti gli abusi nelle diverse relazioni premono quindi sempre più per venire alla luce.
L’accoglienza del proprio nome spirituale è accompagnata da un processo in cui bisogna compiere la propria missione ed essere pronti a incarnare ciò che si è. È una vibrazione percepibile all’interno e all’esterno e non importa che mi chiami Sedna oppure no, perché dopo tutti gli intensi processi che ho attraversato, sono Sedna, in tutti i sensi.
Continuo a chiamarmi Christine perché è in lei che sono qui. Come rimane parte di me anche il mio nome originario Mara, la guaritrice della terra, e Mirna, la regina dei cristalli, la mia identità ad Atlantide, e Raven ad Avalon.
Tutto forma un intero, tutto ha la sua ragione d’essere e nessun elemento è più importante o maggiore dell’altro; la cosa più importante è che sono ciò che sono.