Christine Höllrigl


La guarigione della terra

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La terra è un organismo, un essere vivente che ha un’anima, come noi esseri umani.
È costituita da un sistema energetico e corporeo uguale al nostro, di cui fanno parte gli organi,
i chakra e i meridiani, i cosiddetti
leylines. La guarigione della terra attiva le forze autoguaritrici
della natura, armonizza i disequilibri, scioglie i blocchi e rimette in circolo le energie.
Ciò avviene attraverso la purificazione energetica, la trasformazione o la liberazione di energie e
la canalizzazione consapevolmente d
elle forze.


La Madre Terra

mi ha chiamata, sono quindi entrata nel suo regno. Immergendomi nelle profondità della terra, ho raggiunto il nucleo solare, dove risiede e dove mi aspettava. Lei mi è familiare, la conosco in quanto grembo della terra. Le ho già fatto visita innumerevoli volte, però non sapevo che la Madre Terra fosse la polarità opposta alla Madre Divina dell’universo. Mi ha riferito che ci sarebbero stati grandi cambiamenti e che ormai è giunta l’ora di cambiare il lavoro energetico con, nella e sulla terra.

Tutti noi siamo ora invitati a porre domande in modo schietto, perché, anche se una cosa ci viene rivelata, non sempre siamo autorizzati a operare. Siamo ormai usciti dalla nostra immaturità, evolvendo verso l’uomo cosmico, e siamo quindi diventati pienamente responsabili di quello che facciamo. La Madre Terra è ancora molto paziente e ci lascia sperimentare e giocare, se però non ci muoviamo verso la chiarezza, non otterremo più niente. È questo il messaggio che mi ha trasmesso.

Ora sono chiamati i guerrieri e le guerriere della luce che conoscono il buio, i suoi sistemi, le sue dimensioni e i suoi mondi, ma che non si limitano a credere di conoscerli, bensì non li temono e che non si lasciano ingannare da essi. È giunto il momento che qualcosa succeda, che le energie siano distrutte nella loro struttura per potersi rinnovare. Per fare ciò bisogna conoscere tali strutture e avere gli strumenti adeguati.

Mi ha mostrato che, d’ora in poi, metteremo a disposizione della dimensione guaritrice della terra la nostra integrità. Questa dimensione è sempre esistita, esiste ancora ed esisterà sempre, bisogna solo riconoscerla nuovamente e collegarla all’universo, e ciò succede sempre attraverso l’uomo. L’uomo è conduttore, canale o messaggero di queste energie.

Ciò significa che dobbiamo per prima cosa essere disposti ad affrontare noi stessi, la nostra umanità, le nostre tematiche, ciò che dobbiamo apprendere e quindi la nostra esistenza su questa terra. Poiché se non agiamo in prima istanza su noi stessi, tutto ciò che facciamo non sarebbe vero e autentico e quindi avrebbe poca o nessun’efficacia. Sappiamo naturalmente che è molto più semplice cercare di guarire altrove, altro e altri, piuttosto che iniziare da noi stessi. Iniziare a osservarci, a diventare consapevoli ed essere pronti ad agire per noi stessi. Ciò significa anche essere sinceri con noi stessi e di conseguenza mostrarci agli altri con il nostro vero sé, la nostra verità, che non sempre corrisponde all’immagine di noi che vorremmo palesare agli altri. È però indispensabile voler davvero mettere in moto qualcosa, perché altrimenti non si muoverà nulla.

Si tratta di sentire nuovamente il nostro fuoco interiore, perché solo così potremo sentire il fuoco della terra. Se ci raccogliamo nel silenzio, potremo nuovamente udire e percepire la Madre Terra, percepire dove il nostro tipo di aiuto è benaccetto, senza dover cercare.

 

 

La torbiera come espressione della primordiale madre terra

Addì 11 novembre 2015, la torba mi parla, finalmente si è manifestata, io sono il canale attraverso cui comunica ed esprime tutta la collera della torbiera che un tempo qui si estendeva, e dove ora sorge Merano.

E‘ un’iniziazione, non si sa ciò che accadrà…
Un abissale cavità putrida, umida, lurida. “Che cosa vogliono da me tutte queste ipocrite carogne. Li sbriciolerò nel mio moloc, odio l’ipocrisia, genera sofferenza. Non vedete la vera bellezza della madre nera che, in tutta la sua purezza, venne sulla terra per essere madre. Razza di impostori, serpi. Ebbene sì, sono gravida, di mio figlio!! Egli ri-nascerà. E‘ il mio bambino, non il vostro bambino. Credete di potervi prendere tutto dal suolo primordiale di ogni forma di vita e di poter coprire tutto con l’inganno, già, credete che funzioni così. Vi ho permesso di esistere perché faceste esperienze, e voi, che cosa avete imparato? Nulla!! Ipocrite carogne!
Ora nascerà il mio erede, il vero erede, la verità, la nudità. Questa è una città di guerrieri, i guerrieri della luce delle mie figlie, ipocriti, esseri spregevoli, razza di impostori. Continuate a chiudere gli occhi davanti al sudiciume. Ripudiate la vostra origine, il vostro buio ventre materno. I veri, autentici eroi, sono le mie figlie, che non mi ripudiano, che sono al sevizio della verità e che trovano il coraggio di essere ciò che sono. Copritevi pure con il manto dell’ipocrisia. Avete preso per pazzo chi è coraggioso, vero, chi ha vissuto e amato la sua femminilità. Vi fate passare per stupidi, per non assumervi alcuna responsabilità. Avete abusato delle mie e delle vostre forze per mantenere in vita la vostra ipocrisia.
Ebbene, oggi faremo esplodere tutto ciò che non appartiene alla verità della madre primordiale di tutto l’esistente.” La torbiera urla, mentre le donne sagge vestite di nero, in piedi sulla collina, le rivolsero lo sguardo e la onorarono.
Non avrebbero mai vissuto nella torbiera, là non avrebbero mai costruito, non l’avrebbero mai prosciugata, non avrebbero mai tolto alla madre primordiale il suo centro esistenziale. Quando gli uomini presero il potere, iniziarono a prosciugare la torbiera. A prosciugare il principio femminile primigenio.” E le donne ammirarono questi uomini e le azioni straordinario del maschile, e lo fanno tuttora. E ancora ci sono, i custodi dell’ipocrisia. „

* Qui si intende che le energie del femminile riconocscono quelle maschili – si tratta di energie, non di uomini o di donne.

 
La realizzazione il 16.12.2016

La torbiera mi chiese di accendere un fuoco, in modo che potessero aver luogo perdono e indulgenza, e tutti potessero essere liberi. Quindi, dall’interno della terra, venne acceso il fuoco della torbiera, ed era un fuoco concentrico dalle fiamme alte. Le donne sagge di allora erano le custodi delle fiamme e chiamarono gli uomini nel cerchio. Il fuoco arse per tutta la notte, fino al mattino, e per tutto questo tempo le energie sprigionarono i loro effetti. Gli uomini restituirono alla torbiera il suo elisir della vita e l’Arcangelo Michele intervenne per recidere tutti i legami inutili; quindi l’ordine fu ripristinato, ed ora sono tornate pace e tranquillità. Finalmente!

 

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